Trento, 22 aprile 2013
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Mitar Djuric in attacco libero al PalaTrento (foto Trabalza) |
Il conto alla rovescia rispetto alla prima gara della serie di Finale Scudetto Linkem Cup 2013 è quasi terminato. A tre giorni dall’inizio del confronto con la Copra Elior Piacenza, che assegnerà il titolo italiano 2012/13 della pallavolo maschile, l’Itas Diatec Trentino è tornata al lavoro, stamattina al PalaTrento, per rifinire la propria preparazione rispetto all’incontro di giovedì 25 aprile (ore 17.30).
In vista di questo appuntamento, i Campioni del Mondo hanno sostenuto una doppia seduta odierna (pesi e tecnica individuale al mattino, solo esercizi con palla in serata), mentre fra martedì e mercoledì saranno in palestra solo nel pomeriggio.
Il centrale Mitar Djuric fotografa alla perfezione l’attesa che in questi giorni si respira nello spogliatoio gialloblù. “La nostra testa è già proiettata sulla partita che aprirà la serie – spiega il posto 3 greco - ; undici giorni di attesa prima di giocare sono tanti ed inevitabilmente la voglia di scendere in campo e capire il nostro effettivo valore rispetto all’avversario, con cui ci confronteremo almeno altre due volte nel giro di sei giorni, sta aumentando progressivamente. Si lavora sodo, si curano tutti i particolari, ben sapendo però che questo sarà un appuntamento assolutamente differente da tutti gli altri già vissuti nella stagione in corso ed in quella precedente. Poter giocare la prima sfida in casa è un piccolo vantaggio ma anche una grande responsabilità per l'importanza fondamentale che riveste; proprio per questa ragione credo che in una sfida che si sviluppa su più incontri non ci sia la possibilità, a priori, di indicare quale fra gara 1, gara 2 e gara 3 sia sulla carta più difficile. Nella partita di giovedì 25 aprile ci sarà soprattutto la curiosità di capire quali siano i rapporti di forza fra le due formazioni, mentre in quella del Pala Banca di domenica ci sarà da fare i conti anche con il fattore campo avverso. La terza poi sarà in ogni caso decisiva, anche se la serie dovesse essere sull’1-1. Insomma, non ci sarà davvero tempo per annoiarsi ma nemmeno per abbassare la concentrazione. Per me sarà la seconda finale scudetto italiana della mia carriera; la prima non mi ha regalato il risultato che sognavo ma sono felice di avere subito un’altra opportunità per provare a riscattare la sconfitta del V-Day di Assago”.
Forse mai come in questa edizione il confronto potrebbe decidersi al centro della rete, tenendo conto del valore assoluto dei posti 3 in azione. “Holt e Simon sono due fra i migliori interpreti del nostro ruolo e la sfida sarà ancora più bella proprio per questo motivo – annuisce Mitar - . Ho grande rispetto per loro ma non paura, anche perché da soli non possono certamente vincere la partita. Il nostro compito sarà quello di contenerli bene con il muro o comunque di battere in maniera tale da togliere spesso questa opzione al palleggiatore, fattore indispensabile per leggere meglio il loro gioco. Piacenza, in ogni caso, non è solo Holt e Simon, ma anche De Cecco, Fei, Zlatanov, Papi e Marra. Non si arriva in finale per caso, d’altronde”.
Djuric e la Trentino Volley hanno vinto il loro ultimo scudetto curiosamente nello stesso anno: era il 2011 quando Mitar militava nelle file dell’Olympiacos Piraeus e la squadra di Stoytchev trionfava nel V-Day del 15 maggio al PalaLottomatica di Roma. “…e l’Olympiacos è tornata a vincere il campionato proprio pochi giorni fa – conclude il centrale ellenico - , cosa che ovviamente mi fa piacere. Spero che l’analogia fra le due Società riprenda proprio in questa occasione, adesso tocca a me… voglio vincere lo scudetto!”
Trentino Volley S.p.A.
Ufficio Stampa